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In questi giorni fatti
di mail, sms che “recapitano”, apparentemente, Auguri “dedicati”, mi
sono sentito anch’io in dovere di Augurare Buone Feste a chi, come me,
ha iniziato a vivere un’Idea, quella dell’Osservatorio sulla
Prevenzione.
La mente mi riporta al Mito, a coloro che hanno fatto del Viaggio una
suggestione, una metafora e, perché no, un “pretesto” su cui, ancora
oggi ci si ritrova a riflettere … sognare.
Penso agli Argonauti ma, soprattutto, ad Ulisse che “a lungo viaggiò,
errò …, di molti uomini molte città vide e conobbe la mente, molti
dolori patì …”(Od.,I,vv.1-4).
In questi pochi versi mi sembra di ritrovare lo spirito del nostro
“ragionare” fatto di esperienze trasmesse ma anche condivise,
insegnamenti che si nutrono di racconti, esperienze … discussioni.
Sguardi sul Mondo che nascono dall’esigenza di conoscere, capire,
ragionare di Persone e Culture mettendo in gioco certezze
consolidate, quotidianità fatte di ruoli che, sovente, ci “difendono”
dalla crisi che nasce dall’incontro con il nostro Vicino … con l’Altro.
In un’epoca che tende alla globalizzazione, ritrovarci a indagare sull’
“universo Uomo” come paradigma di lettura per un giusto processo del
prendersi cura, significa intraprendere un Viaggio verso non Mondi
Fantastici bensì nel nostro quotidiano, una realtà antropologica con la
quale costantemente ci incontriamo/scontriamo ma che, sempre di più, ci
responsabilizza sul nostro “saper essere” prima che del “saper fare”.
Vi lascio con le parole dell’ Ulisse Dantesco, quando, in prossimità
delle Colonne d’Ercole, incitò i suoi compagni con le celebri parole:
"...non vogliate negar
l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtute e conoscenza."
(Inferno, XXVI; 116-120)
Auguri di ogni Bene!
Gianluca FAVERO
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